martedì 10 marzo 2009

Jonah che visse nella balena

Jonah che visse nella balena
Regia Roberto Faenza
Tratto dal romanzo Anni d'infanzia di Jona Oberski

Interpreti e personaggi

* Juliet Aubrey: Hanna
* Jean-Hugues Anglade: Max
* Luke Petterson: Jona a 4 anni
* Jenner Del Vecchio: Jona a 7 anni
* Francesca De Sapio: Signora Daniel
* Djoko Rosic: Signor Daniel

Film da non vedere se siete tristi, perchè questo vi mette ancora più tristezza.
Il film è tratto dal romanzo autobiografico di Jona Oberski "Anni d'infanzia", il sapere che dietro al film c'è una storia vera a me mette molta angoscia.
La storia si svolge tra il '42 ed il '42 e parte ad Amsterdam dove vive il piccolo Jonah di appena 4 anni. Lui e la sua famiglia hanno i documenti in regola per andare in Palestina, ma non la raggiungeranno mai perchè vengono portati in un campo di lavoro. Poco dopo vengono trasferiti a Bergen-Belsen dove il bambino vive con la madre mentre il padre è in un campo separato. Anche questo pare essere un campo di lavoro, le donne lavorano tutti i gioni mentre i bambini solo una volta al mese, quando arrivano le scarpe da cui va levato il cuoio. Jonah passa qui praticamente tutta la guerra, patendo fame, freddo e pure le angherie dei bambini più grandi (ed io che mi ero fatta una immagine romantica dei ragazzi pronti ad annoiarsi). In un certo senso la situazione di Jonah mi è parsa quasi paradisiaca rispetto ad altri luoghi, nel senso che almeno nel film non si parla di camere a gas, non si parla di bambini allontanati dalle madre, si dice solo che quelli troppo magri vengono portati via. In questo periodo risce a vedere suo padre solo un paio di volte, la secondo volta quando il padre muore per sfinimento.
Dopo poco vengono trasferiti nuovamente, ma nel tragitto arrivano i russi a liberarli. Per un poco tutti i passeggeri del treno restano in un villaggio dove possono mangiare, dormire, lavarsi, ... ma la madre di Jonah viene ricoverata in ospedale e muore dopo pochi giorni.
Da qui torniamo subito ad Amsterdam, nella casa dei Daniel, amici del padre.

Che dire, il bambino che interpreta Jonah all'inizio è bellissimo, ha due guaciotte da morsi, mentre quello che interpreta Jonah a 7 anni è veramente bravo.
Essendo questo un film basato su una storia vera non si possono fare certo commenti sulla trama, il film poi scorre bene, non stanca e si sofferma il giusto tempo su vari episodi della vita del protagonista. Alcuni passaggi forse potevano essere approfonditi meglio, ad esempio non si capisce dopo quanto tempo Jonah torna ad Amsterdam a casa dei Daniel, ... ma cose comque di poco conto e che forse sono narrate più nel dettaglio nel libro. Forse l'unica cosa che mi è piaciuta un poco meno è la voce narrante, soprattutto quando il protagonista è piccolo.

Voto 8

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